Storia dell’Isola di Capraia. Un motivo in più per venire in vacanza al mare nell’Isola di Capraia è rappresentato dalla sua storia. Nei primi anni del Cristianesimo l’Isola di Capraia accolse eremiti e monaci; in seguito l’isola diventò base per le feluche saracene finché non intervennero i pisani.
Nel 1430 passò sotto la signoria del patrizio genovese lacopo Mari la cui famiglia tenne l’isola fino al 1506, anno in cui passò al Banco di San Giorgio di Genova, poten-tissimo istituto politico-finanziario e commerciale.
Monumenti della dominazione genovese restano la fortezza e le torri dello Zenobito e del Porto, costruite nella prima metà del sedicesimo secolo per difendere l’isola dai pirati turchi, molto numerosi su quelle rotte.
Nelson in persona in un mattino d’agosto del 1796 fece accostare l’ammiraglia e spedì una bordata di pezzi da cinque pollici contro le mura della Fortezza, mezzo scardinandola.
Gli inglesi occuparono l’isola nel 1814, poi il trattato di Vienna del 1815 la assegnò al dominio del re di Sardegna.
La colonia penale è stata istituita nel 1874 in seguito all’abolizione del porto franco e al conseguente allontanamento della manifattura dei tabacchi che teneva occupati molti isolani.
Non abbiate preoccupazioni per gli ospiti coatti dell’isola di Capraia; solo, se li incontrate per strada, evitate di fermarvici a parlare. Per il resto credo di potervi raccomandare la Capraia come la più onesta e tranquilla fetta di terra del mondo.
Isola di Capraia nella storia
Il porto di Capraia, dopo quello di Portoferraio, è il più sicuro dell’arcipelago toscano, abbastanza ampio da contenere una quarantina di yacht. Il fondale è sui due metri e cinquanta.
Il porto dell’Isola di Capraia diventa affollatissimo il 15 agosto in occasione della festa dell’Assunzione e della benedizione a mare. La processione parte dalla chiesetta poco distante dalle banchine – una chiesa con le pareti umide, con pitture di velieri che stanno per naufragare, patetica e povera – e fa il giro del porto.
Poi si passano in rassegna le barche ormeggiate offrendo ai proprietari una bottiglia del vino genuino che si produce nell’isola di Capraia: anche gli ospiti degli alberghi ricevono, quella sera, lo stesso omaggio.
Le possibilità ricettive dell’isola di Capraia fanno perno sui pochi Hotel, Alberghi e Pensioni. Nell’Isola di Capraia è possibile trovare hotel e alberghi a 4 stelle che dispongono fino a venti camere, con possibilità di aumentare il numero dei pernottamenti moltiplicando semplicemente il numero dei letti.
Non mancano sull’Isola di Capraia gli hotel a 3 stelle. Nel paesino dell’Isola di Capraia c’è anche una pensioncina chiamata Della Rosa e la trattoria Da Mario, che con la bottega di Manlio al porto, conclude il panorama dell’ospitalità locale.
Gli hotel e gli alberghi dell’Isola di Capraia offrono pacchetti soggiorno turistici particolarmente interessanti anche a confronto delle altre offerte vacanze delle isole della Toscana.
Gli hotel a 4 stelle dell’Isola di Capraia dispongono inoltre di riserve idriche proprie e nel complesso sono in condizione di offrire un discreto soggiorno.
Per gli amanti del pesce, mangiare il pesce nell’Isola di Capraia è una guerra, poiché bisogna correre a prendere quel che si può prima che lo spediscano a Livorno.
I pescatori hanno i contratti con i grossisti di Livorno e se vogliono campare d’inverno, devono rispettarli anche d’estate. Qualche pescatore subacqueo fortunato ha fatto affari d’oro rifornendo le mense dei ristoranti del’Isola di Capraia in cambio della vacanza gratis.
Per chi volesse investire all’Isola di Capraia lo può fare acquistando terreni. Quelli in vista del mare hanno un valore di stima superiore di ¾ rispetto ai terreni posti all’interno dell’Isola di Capraia; l’ideale sarebbe in ogni caso portare dal continente una casetta prefabbricata: manca sull’isola di Capraia il materiale da costruzione e una villetta regolare verrebbe a costare un’enormità.
Sull’Isola di Capraia si può sbarcare naturalmente da uno yacht come dalla motonave di linea che segue il seguente calendario: il venerdì parte da Livorno alle 8 e arriva alla Capraia alle 12; il lunedì parte da Piombino alle 7 e giunge all’isola alle 11,45. Chi non ha una barca in proprio deve perciò prevedere sempre qualche giorno di sosta nell’isola.